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elia
01. LA RICHIESTA

IL PANE DI DIO

L’icona nasce dalla richiesta della comunità di monache carmelitane del Monastero Janua Coeli di Cerreto (GR), di realizzare un’icona per il loro refettorio. Siamo partite dalla domanda: quale soggetto? Per una realtà carmelitana ci è sembrato significativo coniugare la presenza di un padre dell’ordine con la sua esperienza di abbandono filiale .

02. LA SCELTA

SANT'ELIA

La scelta è caduta sul brano biblico del Primo libro dei Re:

A Elia fu rivolta questa parola del Signore: «Vattene di qui, dirigiti verso oriente; nasconditi presso il torrente Cherit, che è a oriente del Giordano. Ivi berrai al torrente e i corvi per mio comando ti porteranno il tuo cibo». Egli eseguì l’ordine del Signore; andò a stabilirsi sul torrente Cherit, che è a oriente del Giordano. I corvi gli portavano pane al mattino e carne alla sera; egli beveva al torrente. (1Re 17, 2-6)

03. L'ICONA

TEOLOGIA

Il riferimento biblico e la figura del profeta Elia ci sono sembrati esprimere bene il richiamo alla sequela e alla provvidenza, quel “cercare prima il regno di Dio e la Sua giustizia”, a cui la vita religiosa è chiamata.

04. LA COLLOCAZIONE

LA FORMA

04

Una volta scelto il soggetto, si è passati alla progettazione e realizzazione, con particolare cura della dimensione e della forma perché l’icona risultasse organica e armonica rispetto allo spazio che l’accoglie. La sagoma, dunque, richiama gli archi ribassati dell'aula.

03. L'ICONA

TEOLOGIA

Il riferimento biblico e la figura del profeta Elia ci sono sembrati esprimere bene il richiamo alla sequela e alla provvidenza, quel “cercare prima il regno di Dio e la Sua giustizia”, a cui la vita religiosa è chiamata.

04. LA COLLOCAZIONE

LA FORMA

04

Una volta scelto il soggetto, si è passati alla progettazione e realizzazione, con particolare cura della dimensione e della forma perché l’icona risultasse organica e armonica rispetto allo spazio che l’accoglie. La sagoma, dunque, richiama gli archi ribassati dell'aula.

03. L'ICONA

TEOLOGIA

Il riferimento biblico e la figura del profeta Elia ci sono sembrati esprimere bene il richiamo alla sequela e alla provvidenza, quel “cercare prima il regno di Dio e la Sua giustizia”, a cui la vita religiosa è chiamata.

04. LA COLLOCAZIONE

LA FORMA

04

Una volta scelto il soggetto, si è passati alla progettazione e realizzazione, con particolare cura della dimensione e della forma perché l’icona risultasse organica e armonica rispetto allo spazio che l’accoglie. La sagoma, dunque, richiama gli archi ribassati dell'aula.

05. UN SECONDO INTERVENTO

IL LUCERNARIO

In Primavera raggiunge il refettorio un lucernario.

L'idea era di renderlo un diaframma che esprimesse ad un tempo leggerezza e stabilità.

Sulla suggestione delle vetrate romaniche, realizzato in ferro traforato e verniciato a polvere il risultato ci sembra sobrio ed elegante.

06. L'ICONA

MADDALENA DE' PAZZI

L'icona inserita nel traforo del lucernario rappresenta Santa maria Maddalena de'Pazzi, monaca carmelitana, fiorentina del XVI 

 secolo. Innamorata del "Verbo Umanato" come testimonia il cartiglio che tiene in mano.

la scelta di sospendere l'icona all'interno della grata le conferisce importanza e leggerezza.

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